Sono partiti dei militari italiani, le forze speciali della Marina Militare italiana di Comsubin e Battaglione San Marco, si sono imbarcati sulla nave da sbarco San Marco e sono diretti di fronte alle coste libiche, ufficialmente per una esercitazione militare, ovviamente sono lì per mostrare i muscoli ed intervenire in Libia a difendere gli importantissimi interessi italiani, cioé lavoratori italiani dell’ENI che stanno nelle raffinerie e che controllano il gasdotto che porta il metano in Italia.
Sarà dura stavolta seguire la politica estera italiana in Medioriente, in quanto prima ci si metteva d’accordo con le tribù locali, si pagava un pizzo e tutto proseguiva senza colpo ferire, ognuno badava al suo orticello e tutti erano tranquilli.
Così i militari italiani hanno avuto il rispetto degli iracheni, dei afghani, dei somali, e negli altri posti dove sono andati.
Stavolta però ci sono quelli dello Stato islamico, stavolta, se non si riuscirà a scendere a compromessi saranno cavoli amari: bisognerà combattere.
Sarebbe un dramma per il Nostro paese e per tutta la regione, quello di un vero e proprio intervento armato in Libia, ma se proprio gli uomini vestiti di nero dell’ISIS non vogliono scendere a patti o vogliono cercare di fregarci, allora avranno di fronte tutta la forza e la risposta che si meritano.
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