Negli ultimi 20-30 anni è notevolmente aumentato il numero di stranieri in Italia, molti di loro non sono gli immigrati solo semplici, ma si sono stabiliti qui hanno formato una famiglia, e sono pienamente integrati nella nostra società.
Cécile Kyenge è stata incaricata come ministro dell’integrazione nel governo Letta, e la stampa internazionale ha dato grande risalto agli attacchi che ci sono stati da parte dellla Lega, chiamato dal Times ‘ Il Partito del nord Italia‘ verso questa signora.
Attacchi ben più pesanti alla scelta del nuovo Governo Letta da parte di numerosi commentatori dei vari social, i quali sostengono che ‘gli immigrati rubano il lavoro agli italiani’, una romanzina che va ormai avanti da anni…
Ma vediamo meglio chi é Cécile Kyenge e che tipo di rapporto gli immigrati in Italia hanno con l’economia italiana:
Cécile Kyenge Kashetu (Kambove 28 agosto 1964) è un politico italiano di origine congolese, attuale ministro della integrazione.
Sposata con un italiano, madre di due figlie, è nata a Kambove, nella Repubblica Democratica del Congo, in Italia dal 1983, è oggi un cittadino italiano. Abita a Castelfranco Emilia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma specializzata in oculistica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, un oculista pratica.
Se per un paese dove da anni vi è una integrazione degli immigrati è normale che ci sia un ministro nero, in Italia la cosa è eccezionale, o meglio è proprio la prima volta per un ministro nero.
Non dimentichiamo il fascismo è nato in Italia (che ha ispirato il nazismo), e che vi è una forte cultura razzista, proveniente dalla cultura popolare, ancora difficile da cambiare.
Per questo motivo è solo nel 2013 che si riesce a vedere una cosa del genere in politica, finalmente un bel ‘salto di qualità’ della Nostra politica, che riesce a portare un rappresentante di tanti cittadini in un posto di prestigio.
Situazione economica degli immigrati in Italia:
- In Italia ci sono circa 5 milioni di immigrati, che sono l’8% della popolazione, e generano circa il 11% del PIL.
- Nel 2010, c’erano 337.000 imprese gestite da immigrati, gli immigrati contribuiscono anche a pagare per i nostri servizi pubblici e le nostre pensioni: entrate fiscali delle loro attività ammonta a 40 miliardi di euro a 7,5 miliardi e contributi previdenziali. E tutto questo essere in grado di sostenere il costo della vita italiano e mandando a casa circa il 47% del loro reddito, in media 987 € ciascuno per un totale di 6,3 miliardi. Una capacità di risparmio inimmaginabili per la maggior parte degli italiani.
Dati: MoneyGram (società specializzata nei trasferimenti di denaro).
- Una grande novità per la politica italiana