Germania: la legge è passata e saranno tempi duri per quegli aggregatori di notizie che pubblicano contenuti altrui che superano i 160 caratteri, i cosidetti snippet.
Ad un primo momento questa legge era stata fatta per penalizzare anche i motori di ricerca, Google in particolare, per cercare di fargli sborsare soldi in favore dei grandi editori, ma in effetti Google pubblica , tra i suoi risultati di ricerca, solo il titolo dell’articolo e una brevissima descrizione, che di solito in tutto si limita a 160 caratteri, gli snippet, appunto.
La legge che quando é stata presentata all’inizio era uno spauracchio anche per i motori di ricerca invece ora è stata modificata proprio per favorire questi ultimi:
all’inizio infatti la legge recitava che dovevano pagare per pubblicare i contenuti “parole singole o testi molto brevi” sia aggregatori che motori di ricerca, invece ora che é stata approvata dice che i ‘testi molto brevi non dovranno pagare nulla‘.
Google ha fatto sapere che non pensa che la legge sia “ne necessaria ne utile” e che l’unico effetto che avrà sarà di “penalizzare gli utenti Internet tedeschi e l’economia del paese.”
E in Italia? Può darsi che, vista la Germania, anche i grandi editori italiani si alleino per spingere verso questa direzione. Nella realtà quotidiana ci sono decine di aggregatori in Italia che implementano grandi testate o piccoli bloog nei loro contenuti senza che gli autori ne vengano messi nemmeno al corrente, certamente é una pratica scorretta che penalizza chi spende tempo e fatica a scrivere dei contenuti, ma il problema risiede nella sostanza globale di internet: se si fa una legge in Germania questa non é valida in un altro paese dal quale, si potrebbero comunque implementare contenuti di siti tedeschi e pubblicarli…
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