Un Iperuragano causò l’estinzione dei Dinosauri?

Un Iperuragano causò l'estinzione dei Dinosauri?Ecco un’ipotesi fatta da un professore di meteorologia del MIT impressionante, probabile concausa dell’estinzione dei dinosauri avvenuta 165 milioni di anni fa.

In sostanza dopo l’impatto dell’asteroide, universalmente riconosciuto, si sarebbero formati degli iperuragani, dal calore sprigionato dal punto di impatto.

Questi iperuragani avrebbero raggiunto velocità del vento fino a 800 Kmh/h, ma c’è di più: se ne sarebbero formati molti, sarebbero arrivati fino alla stratosfera e l’acqua marina che avrebbero portato fino alla stratosfera avrebbe reagito con questo, privando la Terra dell’effetto serra, e i raggi violetti che sarebbero quindi penetrati avrebbero fatto morire tutti i grandi animali; tutti, tranne quelli di piccola taglia che potevano rifugiarsi nelle tane sottoterra..

Come potrebbe formasi un iperuragano:

estinzione dinosauri nuova teoriaUn iperuragano si intende una classe ipotetica ed estrema di uragano che potrebbe formarsi se le temperature oceaniche raggiungessero circa 50 ° C (122 ° F), che è di 15 ° C (27 ° F) più calda della temperatura più calda mai registrata in un oceano.

Un tale aumento potrebbe essere causato dall’impatto di un asteroide o una cometa di grandi dimensioni, una super eruzione vulcanica, o un esteso riscaldamento globale.  

Vi è una teoria che una serie di iperuragani, derivanti da un impatto con un grande asteroide o una cometa abbiano contribuito alla scomparsa del dinosauri. L’ipotesi è stata creata da Kerry Emanuel del MIT che ha anche coniato il termine.

Come sarebbe un iperuragano:

Per formare un iperuragano, secondo il modello ipotetico di Emanuel, la temperatura dell’oceano dovrebbe essere di 48° C (120° F). Anche se una tale tempesta sarebbe anche abbastanza piccola rispetto agli uragani,  – forse solo 25 chilometri quadrati (9,7 km ²) – sarebbe capace di salire molto più in alto  nella stratosfera superiore;.gli uragani presenti nei Nostri giorni si estendono nel solo nella bassa stratosfera.

Gli iper uragani avrebbero una velocità del vento di oltre 800 km / h (500 mph), e avrebbero anche una pressione centrale di meno di 70 kilopascal (21 inHg) (700 millibar), che darebbe loro un’enorme durata di vita. Per confronto, la più grande e più intensa tempesta era del 1979: il tifone Tip, con una velocità del vento di 305 chilometri l’ora (190 mph) e la pressione centrale di 87 kilopascal (26 inHg) (870 millibar). Tale tempesta sarebbe otto volte più potente delle tempeste più forti ogge registrate.

Le condizioni estreme necessarie per creare un iper uragano concettualmente, potrebbero produrre un sistema grande fino il Nord America, creando mareggiate di 18 m (59 ft) e un occhio di quasi 300 km (190 mi) di diametro. Le acque potrebbero rimanere sufficientemente calda per settimane, consentendo a più iper uragani da formarsi. Le nuvole di un iper uragano raggiungerebbero 30 km (19 mi) nella stratosfera. Tale intensità della tempesta sarebbe anche danneggiare l’ozono della Terra.

 Le molecole di acqua nella stratosfera reagirebbero con l’ozono per accelerare il decadimento in O2 e ridurrebbero l’assorbimento di luce ultravioletta, che dallo spazio arriverebbe direttamente sulla Terra senza essere più filtrata.

Una teoria scientifica molto interessante e sicuramente da approfondire, questa possibile conseguenza di un asteoide che colpisse la Terra, anche solo per curiosità.

Fonte: Hecht, Jeff (February 4, 1995). “Did storms land the dinosaurs in hot water?”. New Scientist (1963): p. 16. Retrieved July 24, 2008.

Un Iperuragano causò l’estinzione dei Dinosauri?ultima modifica: 2013-06-29T00:42:00+02:00da arrigosarti
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Un pensiero su “Un Iperuragano causò l’estinzione dei Dinosauri?

  1. Teoria di Whitley Strieber
    Coming Global Superstorm – NY – 2000
    Nel suo libro, scritto in collaborazione con Art Bell, Strieber ha coniato la locuzione “super tempesta globale”. Si tratta di una definizione che egli ha utilizzato per descrivere lo scenario immaginario del collasso della corrente oceanica nordatlantica, risultante in un flusso d’aria estremamente gelida proveniente dall’Artico che avrebbe, come esito, terribili tempeste ovunque nel mondo.

    Una vera super tempesta globale come quella immaginata da Strieber, implicherebbe un raro evento che non ha precedenti nella storia della meteorologia moderna, ma in aiuto alla sua tesi, possono collegarsi le conclusioni di J. Kloeppel (“Frigid South Pole atmosphere reveals flaw in global circulation models” – 4/09/2002) e di F. Pearce (“Chill in the Air” – New Scientist – 1/05/1999).

    Al di sopra di ciascun Polo, Nord e Sud, molto più in alto dei venti turbinanti del vortice polare, nello strato dell’atmosfera noto come Mesosfera, si trova una sacca di aria estremamente gelida: qui, variazioni stagionali permettendo, le temperature possono variare da -90° a – 125°C. Si stima che nell’arco dell’ultimo trentennio la Mesosfera si sia raffreddata di un grado l’anno; inoltre, il suo margine superiore si è abbassato di otto chilometri e si prevede che entro il prossimo secolo calerà di altri venti chilometri.

    Un calo di questa gelida temperatura della Mesosfera sino alla superficie si verifica quando le celle di Hadley (1753) e di Ferrel (1856) collassano, nel momento in cui la Terra si ferma e inverte la rotazione. Pur modificata dalle temperature della superficie polare, la Mesosfera discendente porterà sulla superficie della Terra temperature oltre i -73°C. e darà origine a venti d’intensità supersonica.

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