Non sono impazzito, almeno per ora, ho specificato proprio nel titolo che trattasi di teorie..
La notizia è della settimana scorsa, ma tranquilli: ancora non vedremo the walking dead aggirarsi per le Nostre strade, ma é il sogno dell’immortalità , quello che ha affascinato talmente tanto lo scienziato americano Sam Parnia, della Stony Brook University School of Medicine, da scriverci un libro: “Erasing Death: The Science That is Rewriting the Boundaries Between Life and Death” (Cancellare la morte: la scienza sta riscrivendo i confini tra la vita e la morte), e lo ha presentato in pompa magna addirittura alla CBS, durante la trasmissione “Today Show“.
Ma su quali basi questo scienzato ha scritto questo libro?
La cosa è più affascinante di quello che si possa pensare. Secondo alcune recenti ricerche infatti, le cellule nervose non muoiono subito, ma dopo almeno 8 ore dal decesso, e la stessa coscienza rimarrebbe in una sorta di limbo.
Ma ecco le dichiarazioni del professor Parnia: “I progressi negli ultimi 10 anni ci hanno dimostrato che dopo che una persona muore, si trasforma in un cadavere soltanto quando le sue cellule cerebrali cominciano a morire, anche se la maggior parte delle persone pensa che questo avviene in soli quattro o cinque minuti, ora sappiamo che in realtà le cellule cerebrali sono vitali per un massimo di otto ore…
Adesso sappiamo che è solo dopo che una persona si è trasformata in un cadavere che le sue cellule stanno davvero morendo, e se quindi manipoliamo quei processi, siamo in grado di riavviare il cuore e riportare una persona in vita“.
Insomma niente zombie per io momento, e non é che la cosa sia totalmente impossibile, ma molto difficile da attuare, infatti far ripartire un cuore già dopo 4-5 minuti é impresa ardua, si pensi un pò dopo svariate ore
- Fonte: http://news.discovery.com
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